Innanzitutto veniamo al perchè si usa oggi questa misura standardizzata: nel 1975 la Direttiva Europea sugli imballaggi (Direttiva 75/106) ha stabilito che il vino possa essere commercializzato solamente confezionato in bottiglie da 25 - 37,5 - 50 - 75 cL, rendendo quest'ultimo il fomato più pratico sia per il produttore che per il consumatore. Negli Stati Uniti esiste una normativa simile a partire dal 1979.
Sul perchè invece si sia arrivati al formato da 750 ml esistono solo alcune teorie, sebbene sia curioso notare che sin dal 1700, quando si diffuse l' abitudine di conservare il vino in bottiglie di vetro, le dimensioni erano comprese tra i 600 e i 700 ml. Analizziamo quindi queste teorie:
1) Si pensa che questa sia la capacità polmonare media di un soffiatore di vetro e quindi tali siano le dimensioni di una bottiglia creata in un colpo costante.
2) 757 ml sarebbe un quinto di gallone, unità di misura diffusa nei paesi anglosassoni, nei quali ha rappresentato a lungo la misura per vini e liquori. Oggi si è passati ai 750 ml per adeguarsi agli standard internazionali.
3) 75 cl corrispondono a 6 bicchieri di vino da 125 ml (la quantità del classico bicchiere da osteria), sebbene oggi siano molto utilizzati calici da degustazione di dimensioni ben maggiori.
4) Considerando che una bottiglia di vetro vuoto pesa dai 300 ai 900 gr, sommando la quantità del vino (molto vicino al peso dell' acqua) si arriva più o meno a un chilo.
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